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Psicologia della salute  -  Ricerche  scientifiche

 

Basi  scientifiche

Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che la pratica di certi accessi alla salute (attitudine psicologica combattiva, gestione dello stress, gruppo di aiuto reciproco, rilassamento, visualizzazione....) migliorano sensibilmente la qualita’ della vita, rinforzano certe difese immunitarie, ed anche aumentano la speranza di vita, particolarmente nei casi di malattie croniche.

Risultati

Dopo piu’ di quindici anni di lavoro con persone ammalate di cancro o di AIDS, abbiamo potuto constatare a qual punto queste tecniche partecipano al miglioramento del benessere fisico e psichico. Esse alleviano i dolori, le insonnie, l’ansia e la depressione, aumentano il vigore, la combattivita’ e il piacere di vivere. Cio’ che é valido per malattie gravi lo é maggiormente per sintomi piu’ leggeri.

 

I contributi della ricerca scientifica

 

Rilassarsi é vivere meglio e piu’ a lungo...

Ricerca effettuata su 66 persone ammalate di cancro.

Sono state realizzate 6 sedute di apprendimento del rilassamento e delle tecniche di gestione dello stress. Dopo sei mesi,  si osserva l’aumento del vigore mentre diminuisce l’ansia, la depressione la confusione e la fatica. Come giusto queste persone utilizzano delle strategie di coping (difesa attiva). Questi risultati sono legati all’aumento del numero e dell’attivita’ delle cellule NK.  Gli ultimi risultati dello studio indicano che il gruppo che ha partecipato all’apprendimento di queste tecniche conosce due volte meno ricadute e tre volte meno mortalita’ rispetto al gruppo campione. (ref. 1)

 

Agire attivamente per la propria salute aumenta l’immunita’...

Stato delle ricerche sulla capacita’ a far fronte –  coping – (strategia di difesa)

Vi hanno partecipato 567 persone sieropositive o ammalate di AIDS.

Piu’ l’individuo  affronta la sua malattia in modo passivo,  meno linfociti possiede, notoriamente T 4 ; maggiormente possiede dei sintomi e rischia di passare allo stadio sintomatico dell’ AIDS. Un “coping” attivo é legato all’aumento dell’attivita’ delle cellule Natural Killer -  NK (La deficienza in numero e in attivita’ di queste cellule é legata alla progressione tumorale del cancro al seno cosi’ come alla mortalita’ precoce.)

Piu’ l’individuo fa fronte alla sua malattia in modo attivo e combattivo, meno ha dei sintomi.

Le NK sarebbero le cellule della combattivita’ ? (ref. 2)

 

Essere combattivi accresce la speranza di vita...

Ricerca sull’attitudine psicologica e il cancro effettuata su 62 persone.

Dieci anni dopo lo studio, le statistiche indicano una sopravvivenzea del 20 % di persone impotenti o disperate e del 25 % delle persone che accettano stoicamente la loro sorte. Per contro il 50 % di quelli che negano la loro malattia e il 70 % di persone combattive sono ancora in vita 10 anni dopo. Utilizzare le proprie risorse permette di adattarsi alle situazioni estreme...(ref. 3)

 

Prepararsi all’intervento chirurgico...

Stato delle ricerche : Gli effetti dell’aiuto psicologico sull’intervento chirurgico (308 persone). Una preparazione psicologica all’intervento chirurgico permette, secondo gli studi, di aumentare la qualita’ di vita diminuendo in modo significativo la durata dell’ospitalizzazione (2 giorni in media), la prescrizione post-operatoria di antidolorifici, il periodo di incapacita’ professionale e le spese sanitarie !

 

L’aiuto reciproco e l’amicizia ridanno il gusto di vivere...

Stato delle ricerche sul supporto sociale realizzate su piu’ di 20.000 persone.

Una rete sociale solida (possibilita’ di trovare aiuto e sostegno presso altri) eqivale, secondo gli studi, ad una speranza di vita da 2 a 3 volte superiore a quella di persone aventi una rete sociale piu’ fragile. (ref. 4)

Molte altre ricerche permettono di osservare che modificando l’attitudine psicologica, la pratica delle tecniche di salute migliora la qualita’ di vita, rinforza le difese immunitarie e aumenta cosi’ la speranza di vita. (vedi articolo)

 

Per rinforzare la vostra salute, investitevi nelle tecniche della salute.

Scoprite le vostre associazioni di quartiere dove sono insegnate delle tecniche che favoriscono una migliore salute. L’associazione incoraggia ciascuno a sfruttare tutte le occasioni  e ricorda che  una tecnica anche efficace non puo’ in alcun caso sostituirsi ad una presa in carico medica.

 

Referenze bibliografiche

(ref. 1) – Fawzy I. F. , Elashoff  R. & Morton D. (1990). A structured psychiatric intervention for cancer patients. I. Changes over time in methods of coping and affestive disturbance. Arch. Gen. Psychiatry, 4 Aug., 720 – 725. II. Changes over time in immunological measures. Arch. Gen. Psychiatry, 47, Aug., 729 – 735.

(ref. 2) – Bidan  C.  5Juin  1995 ),  “Approche biopsychosociale de l’infection au virus VIH » relizzata per l’ANRS con il concorso dell’Azione Coordinata,  n°15.

(ref. 3) – Greer S., Morris T, Pettingale K. W. & Hatbittle J. L. (1990). Psycolgical response to breast cancer and 15 – year outcome. The Lancet., 335, jan. 6, 49 – 50.

(ref. 4) – Zveguinzoff P. (2004) Agir pour sa Santé. (vedi libbro)

 

Ridere fa bene al cuore secondo alcuni ricercatori americane

Apparso su Le Monde il 25 Marzo 2005 - Source – http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3244,36-400739,0.html

Una buona dose quotidiana di ridere puo’ avere effetti comparabili all’esercizio fisico per il sistema cardiovascolare stimolando la circolazione sanguigna, ha spiegato il dottor Michael Miller dell’università del Maryland (Nord-Est), che ha diretto questa ricerca.

Per contro, la depressione, che si accompagna sovente con uno stile di vita malsano – tabagismo, abuso di alcool e medicine - , aumenta del 44 % i rischi di mortalita’, ha concluso il  dottor Wein Jiang, dell’ universita’ della Carolina del Nord (Sud-Est), citando un suo studio realizzato su un migliaio di persone che ha avuto un accidente cardiovascolare.

Secondo il dottor Miller, “ L’ampiezza del cambiamento osservato nell’endothelium – tessuto costituente la parete interna dei vasi – é simile nelle persone che ridono a quello che potremmo vedere in quelle che si dedicano ad un’attivita’ fisica intensa”.

Ed ha aggiunto, “non raccomandiamo pertanto di smettere l’esercizio fisico, ma bensi’ di ridere un quarto d’ora al giorno facendo esercizio tre volte alla settimana é probabimente una buona combinazione per il sistema vascolare”
 
Per effettuare queste misure, il dottor Miller ha fatto vedere degli estratti di due films, l’uno comico e l’altro molto stressante ad un gruppo di venti volontari uomini e donne, giovani e in buona salute.

Le misure effettuate da questi ricercatori sui vasi delle braccia hanno dimostrato una riduzione del flusso sanguigno del 35 % in 14 delle  20 persone mentre esse vedevano il secondo film.

Per contro, il volume della circolazione del sangue é aumentato del 22 % nella quasi totalita’ (19) del gruppo che scoppiava a ridere vedendo il primo film. 

“Poiché l’endothelium é il primo strato del tessuto dove si sviluppa l’arteriosclerosi, é probabile, alla luce del nostro studio, che ridere possa giocare un ruolo importante per ridurre i rischi cardiovascolari” , ha spiegato Michael Miller di fronte al Collegio Americano di Cardiologia (ACC). Non ha potuto tuttavia determinare l’origine psicologica delle virtu’ del ridere.

L’ Influenza nefasta dello stress mentale

“Questo potrebbe risultare dal movimento dei muscoli del diaframma o dal fatto che ridere provoca la secrezione nel tessuto nervoso, di una sostanza chimica come l’endorfina (un analgesico), cosi’ si chiede questo scienziato.

Egli ha anche citato l’ossido nitritico, conosciuto per determinare un ruolo nella dilatazione dell’endothelium. Secondo lui, “é possibile che lo stress mentale neutralizzi la secrezione di questa sostanza, scatenando una contrazione vascolare”.

Al momento della sua presentazione lunedi’ di fronte all’ ACC, il dottor Jiang ha spiegato che “il legame tra depressione e l’accrescimento della mortalita’ era indipendente da altri fattori come l’eta’ e lo stato matrimoniale”.

“Circa la meta’ delle persone che hanno un’ insufficienza cardiaca muore nei cinque anni dopo la diagnosi e il nostro studio indica che quelli che in questo gruppo soffrono di depressione moderata hanno un rischio molto piu’ elevato (44 %) di morire prima, cosi’ ha indicato.

Questa cardiologa non ha potuto spiegare questo fenomeno,  avanzando come ipotesi il fatto che i depressi vivono “piu’ pericolosamente”. “Sovente essi fumano, sono sedentari ed hanno un cattivo regime alimentare”, ha asserito.

Ma queste due ricerche sembrano dimostrare come gli stati d’animo possano avere degli efetti fisiologici reali.

Dei ricercatori americani  avevano pubblicato in febbraio uno studio nel New England Journal of  Medecine stabilendo per la prima volta l’esistenza di una sindrome cardiaca specificamente legata ad un’emozione forte battezzata “ sindrome cardiaca del cuore spezzato”

Con AFP

Ridere ci permette di sperimentare in diretta i buoni effetti della psico neuro-immunologia. Tutto come il fatto di essere attivo e combattivo,  di rilassarsi e di gestire il proprio stress, come anche di sviluppare la propria rete sociale.

 

 

 

 

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